Jobs Act: le misure della legge delega

L'intervento legislativo, volto ad affrontare il delicato e rilevante tema dell'occupazione, passa ora alla Camera per la seconda lettura del provvedimento.

Ecco in sintesi cosa prevede la legge delega:

CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI PER I NEOASSUNTI

Arriva "il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio" per i neoassunti. La delega non cita l'articolo 18 e saranno i decreti delegati a definire le fattispecie per le quali si manterrà il reintegro in caso di licenziamento illegittimo.

Sicuramente la reintegra sarà prevista per i licenziamenti discriminatori, mentre per quelli disciplinari si chiariranno i confini già messi con la legge Fornero del 2012. Sulle interruzioni di rapporto di lavoro per motivi economici è già intervenuta la legge Fornero prevedendo l'indennizzo in caso di licenziamento illegittimo.

RIORDINO FORME CONTRATTUALI E RAPPORTI LAVORO

L'obiettivo al quale si vuole arrivare con il contratto a tutele crescenti è di farne la modalità normale di assunzione sfoltendo le decine di forme contrattuali e le norme esistenti. Si punta alla creazione di un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro.

MANSIONI FLESSIBILI E CONTROLLI A DISTANZA

Si rivede la disciplina delle mansioni con la possibilità, in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale di rivedere, in vista della tutela del posto di lavoro, l'inquadramento. Il passaggio da una mansione all'altra diventa più flessibile. Viene rivista anche la disciplina dei controlli a distanza: si apre all'utilizzo delle nuove tecnologie per la "sorveglianza" ed il 'telelavoro', tutelando comunque "dignità e riservatezza" del lavoratore.

RIFORMA AMMORTIZZATORI SOCIALI

Non sarà più possibile autorizzare la Cassa Integrazione Guadagni in caso di cessazione di attività aziendale mentre sarà previsto l'accesso alla CIG solo a seguito dell'utilizzo delle possibilità contrattuali di riduzione dell'orario di lavoro.

Saranno rivisti i limiti di durata dell'indennità (adesso il tetto e' di due anni per la cassa ordinaria e di quattro per la straordinaria) ed una maggiore partecipazione da parte delle aziende che la utilizzano.

RIFORMA ASPI

La durata del trattamento di disoccupazione dovrà essere rapportata alla "pregressa storia contributiva" del lavoratore con incremento della durata massima (per ora fissata a 18 mesi a regime nel 2016, ndr) per quelli con "le carriere contributive più rilevanti". Si prevede anche l'introduzione di massimali in relazione alla contribuzione figurativa.

ASSEGNO DISOCCUPAZIONE UNIVERSALE

Contestualmente si punta alla "universalizzazione" dell'Aspi con l'estensione ai co.co.pro. prevedendo prima dell'entrata a regime "un periodo almeno biennale di sperimentazione a risorse definite".

RAZIONALIZZAZIONE INCENTIVI ALL'ASSUNZIONE E ALL'AUTOIMPIEGO

Si istituisce un'Agenzia nazionale per l'impiego al cui funzionamento si provvede con le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili.

SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE

Si punta a creare le condizioni perché si possano svolgere "esclusivamente in via telematica" tutti gli adempimenti di carattere amministrativo connessi con la costituzione, la gestione e la cessazione del rapporto di lavoro.

FERIE SOLIDALI

È prevista la possibilità per il lavoratore che ha un plus di ferie di cederle a colleghi che ne  abbiano bisogno per assistere figli minori che necessitano di  cure.

CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ PER AUMENTARE OCCUPAZIONE

Si punta a semplificare e ad estendere il campo di applicazione dei contratti di solidarietà potenziando l'utilizzo in chiave "espansiva", per aumentare cioè l'organico riducendo l'orario di lavoro e la retribuzione del personale.

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