Via libera dai ministeri Agricoltura, Ambiente e Salute (askanews) - Roma, 12 feb 2014 - Alcuni terreni della Campania non potranno essere utilizzati per l'uso agricolo a seguito delle indagini dirette svolte nei primi 57 Comuni delle province di Napoli e Caserta oggetto di analisi. Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, hanno firmato il decreto interministeriale che impone lo stop. A seguito dei nuovi risultati sono stati definiti i terreni che possono essere destinati alle produzioni agroalimentari, i terreni che possono essere destinati solo a determinate produzioni agroalimentari, i terreni che non possono essere destinati alla produzione agroalimentare, ma esclusivamente a colture diverse in considerazione delle capacita' fitodepurative e i terreni che non possono essere utilizzati per la produzione agroalimentare o silvopastorale. Complessivamente per i siti con livello di rischio presunto 5 e 4, su un totale di 42,95 ettari di superficie agricola classificata, risultano nella classe A (terreni idonei alle produzioni agroalimentari) 15,53 ettari pari al 36,1 PERCENTO . Rientrano, invece, nella Classe D (terreni con divieto di produzioni agroalimentari) 15,78 ettari pari al 36,7 PERCENTO . I rimanenti 11,6 ettari, pari al 27 PERCENTO rientrano nella classe B (terreni con limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni). E' inoltre e' vietata l'immissione sul mercato dei prodotti delle singole colture per i terreni in classi di rischio 3,4 e 5 degli ulteriori 31 Comuni che saranno oggetto d'indagine. Questo decreto fa seguito al lavoro iniziato con il Dl 10 dicembre 2013 n. 136, convertito con modificazioni con legge 6 febbraio 2014, n. 6 Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali e a favorire lo sviluppo delle aree interessate. red-cip