Domani in piazza a Roma per dire che l'austerita' ha fallito (askanews) - Roma, 13 feb 2014 - Dopo sette anni di errori reiterati, anche per il 2015 i modelli previsionali calcolano una ripresa che non ci sara'. Questo il secco giudizio della Cgil sulle previsioni macroeconomiche diffuse in questi giorni dai principali istituti nazionali ed internazionali, impegnati a ricalcolare le stime di crescita nel nostro paese alla luce di alcune variabili esogene (quantitative easing, flessione del prezzo del petrolio, svalutazione dell'euro, riduzione dei tassi d'interesse). Secondo le elaborazioni dell'Ocse, riporta uno studio dell'ufficio economico della Cgil, negli ultimi sette anni il Pil italiano sarebbe dovuto crescere complessivamente dell'1,6 PERCENTO , dato ottenuto dalla somma delle singole previsioni d'autunno effettuate dall'istituto parigino tra il 2007 e il 2013. Applicando lo stesso calcolo alle stime che i vari ministeri dell'economia e delle finanze hanno elaborato in funzione delle leggi di stabilita', il prodotto interno lordo della penisola avrebbe dovuto registrare un incremento complessivo di ben 5,4 punti percentuali. Numeri smentiti, ogni anno, dai dati effettivi diffusi dall'Istat, sostiene il sindacato. (segue) Cos