Come sviluppare una nuova cultura d’impresa: il punto di vista di Assintel
Assintel Report 2018 - Approfondimento di pag. 67 |
Siamo nell’era della Trasformazione Digitale e, come spesso accade in Italia, è come il lancio di una nuova moda: all’inizio qualche sparuto ricercatore ha iniziato a citarla, poi via via si è diffusa, ora è nella bocca di tutti. Quando la si cita si dà per scontato che tutti sappiano di cosa si tratta, esattamente, ma così non è: non stiamo infatti parlando di un semplice sinonimo di cultura digitale, o di innovazione, ma di un fenomeno ben preciso. Essa è il terzo stadio nell'abbracciare le tecnologie digitali: la competenza digitale porta all’utilizzo digitale ed infine ad una trasformazione che abilita nuovi tipi di innovazione e creatività in un particolare dominio. Traduciamo: non si tratta di novità tecnologiche che ci supportano in ciò che già facciamo semplificandoci la vita, ma di veri e propri cambiamenti di paradigma.
In gergo si utilizza un altro termine alla moda da qualche anno: disruptive. Ovvero una innovazione che, nel momento in cui viene compresa e si diffonde, cambia alla radice il mercato di riferimento e con esso aspettative, abitudini, comportamenti, processi. Pensiamo ai vecchi rullini fotografici, o alle collane di enciclopedie, alle cartine stradali, ai CD musicali. Hanno prosperato fino a quando, in un giorno qualunque, sono stati risucchiati da un buco nero e rimpiazzati da cose “migliori”: una macchina fotografica digitale, un sito internet che con un click e in brevissimo tempo racconta vita, morte e miracoli di quello che si cerca e un altro sito che trasmette tutta la musica che vuoi e gratis, e ad un altro sito chiamato google maps che associato agli smartphone ha rottamato quintali di mappe e addirittura di Tom Tom. Quello che a noi interessa non è tanto il cambiamento socio-culturale, evidente a tutti, quanto i risvolti sul mercato: le aziende che producevano quelle macchine fotografiche e pellicole, quelle cartine stradali, quelle enciclopedie, si sono trovate davanti ad un bivio. Il mercato stesso era cambiato e con esso le aspettative dei clienti: alcune di esse hanno saputo integrare le innovazioni e cambiare pelle, sopravvivendo, altre sono morte.
Ecco perché uno dei grandi focus che Assintel si pone è quello di veicolare il cambiamento di paradigma su tre fronti:
- Quello delle aziende ICT, per evitare che la forbice della Trasformazione Digitale disconnetta chi resta ancorato all’approccio tradizionale – traducasi zona comfort – e guidare tutte le imprese verso il cambiamento
- Quello delle aziende della Domanda, con una capillare azione di sensibilizzazione fatta in tandem con le associazioni della Domanda e Territoriali della Confcommercio
- Quello delle competenze, che della Trasformazione Digitale sono gli “abilitatori umani”
Risorse
- Le esperienze sul territorio: Umbria e Sicilia
- Le esperienze sulla Domanda: il Retail
- Un'esperienza trasversale: il Gruppo di Lavoro Sicurezza Informatica e il Vademecum per le PMI