Premio eHealth4All, in tempi di Recovery Plan cresce il peso della telemedicina nei progetti di prevenzione. A ottobre la premiazione.
Sarà per il vento di ottimismo portato dal Recovery Plan o per le necessità di visitare in remoto imposte dal Covid-19, ma adesso la sanità italiana scommette davvero sull’informatica.
La quarta edizione del Premio eHealth4all (2020-21) mette al centro la telemedicina, oltre che smart-phone e dispositivi indossabili, con progetti competitivi, “resilienti”, equamente divisi tra Nord e Sud, oltre che tra protagonisti istituzionali e start-up.
Concluso il secondo check del comitato scientifico, la manifestazione ideata da ClubTi Milano e condotta quest’anno in partnership con CDTI Roma, Aica, Assintel e Distretto Produttivo dell’Informatica della Puglia si avvia al rush finale che porterà a premiare a ottobre il miglior progetto di prevenzione “made in Italy”.
«La premiazione avverrà nell’ambito del Digital Health Summit (12-15 ottobre), più tardi rispetto alle edizioni precedenti, per lo slittamento imposto dalla situazione pandemica», dice Ornella Fouillouze presidente del gruppo Sanità di Club Ti Milano ed artefice della manifestazione. E aggiunge: «I membri del Comitato scientifico – medici, informatici, economisti, statistici, esperti di comunicazione – faranno un ultimo check martedì 21 e giovedì 23 settembre, ma già lo scorso mese hanno potuto constatare la qualità degli elaborati. Al contrario di edizioni precedenti, lo stato di avanzamento è da abbastanza a molto soddisfacente per tutti i candidati».
Tra gli elaborati, ben sei riguardano la telemedicina, e in particolare i tele-monitoraggi. Dei sei, quattro sono rivolti alla gestione delle cronicità (Elifecare sui protesizzati, Esteps plantare intelligente per prevenire gli aggravamenti della sclerosi multipla, Intakecare sulle soluzioni per aumentare l’aderenza alle terapie con ausili quali bracciale e smartphone, Save per i pazienti cardiovascolari e scompensati) e due sono potenzialmente estensibili ai soggetti infettivi: il Progetto Regionale Telemedicina dell’Emilia Romagna e Adigest (Puglia) sull’assistenza domiciliare integrata che investe anche pazienti con Covid-19, infettivi. Un settimo progetto, Assessment Manager & Pdta Analyzer per la somministrazione guidata di scale di valutazione clinica a pazienti in fase di riabilitazione, è a cavallo tra monitoraggio e governo clinico. Altri tre progetti si rivolgono: al supporto psicologico del paziente Covid-19 trattato a domicilio (Covid feel good); alla gestione dei rapporti tra cittadino e Servizi sanitari (mycupMarche) e all’assistenza riabilitativa per i disturbi di linguaggio (VoysAnalysis).
I candidati sono rappresentativi di tutta Italia: tre - Adigest, Exprivia e Onehealhvision - vengono dalla Puglia, quattro dalla Lombardia di cui tre istituzionali (Irccs Maugeri, Politecnico di Milano, Istituto Auxologico) e uno di Health Telematic Network di Brescia, due dall’Emilia Romagna (Regione e start-up E-Steps del ricercatore franco-bolognese Nidhal Louhichi) e uno dalla Regione Marche. In tutto sono quattro i progetti di istituzioni pubbliche tra ospedali, università e regioni.
Per informazioni ulteriori il riferimento è il portale https://ehealth4all.it