PREMIO EHEALTH4ALL PER LA PREVENZIONE DIGITALE, IL 15 OTTOBRE AL DIGITAL HEALTH SUMMIT L’ASSEGNAZIONE DEI RICONOSCIMENTI
Con dieci finalisti "resilienti" e tutti in linea con le attese di un’Italia pronta a fare il salto di qualità nella gestione digitale dei servizi sanitari, giunge al rush finale la quarta edizione del Premio eHealth4all per il miglior progetto di prevenzione "made in Italy" basato su mezzi informatici.
La premiazione del primo classificato avverrà venerdì 15 ottobre dalle 16 alle 17.30 nell’ambito del Digital health Summit 2021 – una delle principali manifestazioni sulla Sanità Digitale – in programma online dal 12 al 15 del prossimo mese.
Il polso dell’edizione 2020-21 – A differenza che in passato, la nuova griglia dei punteggi attribuisce più valore a realizzazioni che curano la "Value based HealthCare", migliorando la qualità della vita di chi ne fruisce. Inoltre, in tempi di Covid-19, il fattore-prevenzione abbraccia anche la lotta alle malattie trasmissibili e il contenimento delle pandemie. Dei finalisti, che hanno tutti superato il 21 e 23 settembre l’ultima selezione del Comitato scientifico composto da esperti informatici, di economia, di medicina e di comunicazione, qualcuno ha ultimato gli step previsti, altri procedono spediti senza però aver raggiunto tutti gli obiettivi, altri ancora sono indietro ma nessuno è su un binario morto. «La maggior parte ha "tenuto" nell’arco dei due anni in cui si snoda il concorso, e questo malgrado il Covid-19 abbia impegnato i professionisti sanitari nei reparti di prima linea», afferma Ornella Fouillouze, vicepresidente di ClubTi Milano ed ideatrice della manifestazione, condotta in questa edizione in partnership con CDTI Roma, Aica, Assintel e Distretto produttivo dell’Informatica della Puglia. «I progetti tendono complessivamente a crescere. Alcuni candidati hanno chiuso contratti importanti ampliando le proprie aspettative. Nella valutazione degli avanzamenti abbiamo constatato con soddisfazione come i bacini di utenza alla fine del biennio siano più ampi che in passato, e come alcune sperimentazioni abbiano già ottenuto esiti positivi oggettivi, consentendo di ridurre i margini di errore nella compilazione delle schede cliniche dei pazienti».
Telemedicina, riabilitazione, sanità "amica" – Se negli scorsi anni la prevenzione era soprattutto nelle app e nei dispositivi indossabili, il 2020 sarà ricordato per la grande espansione dei progetti di telemedicina, che questo concorso conferma. Dei sei candidati che scommettono sulla trasmissione di dati clinici in tempo reale da remoto, non solo quelli regionali ma anche parte di quelli privati passano per una rielaborazione dei Fascicoli sanitari elettronici: i player sembrano aver compreso l’importanza di omogeneizzare i dati tra Asl e tra Regioni e di consegnare al medico informazioni facilmente operabili. Per la cronaca, quattro proposte sono rivolte alla gestione delle cronicità (Elifecare sulle cardiopatie; Esteps plantare intelligente per prevenire gli aggravamenti della sclerosi multipla; Intakecare sulle soluzioni per aumentare l’aderenza alle terapie con ausili quali bracciale e smartphone; Save per pazienti cardiovascolari e scompensati), e due sono potenzialmente estensibili ai soggetti infettivi: il Progetto Regionale dell’Emilia Romagna e Adigest (Puglia) sull’assistenza domiciliare integrata. Un settimo progetto, Assessment Manager & Pdta Analyzer, che monitora le condizioni dei pazienti in riabilitazione incrociando scale di valutazione clinica ed emettendo un warning al superamento di soglie critiche, è a cavallo tra monitoraggio e governo clinico. Altri tre progetti si rivolgono rispettivamente: al supporto psicologico del paziente Covid-19 trattato a domicilio (Covid feel good); alla gestione dei rapporti tra cittadino e Servizi sanitari (mycupMarche) e all’assistenza riabilitativa per i disturbi di linguaggio (VoysAnalysis).
I concorrenti – Alla prima selezione, a inizio 2020, si sono presentate aziende di Ict (40% del totale), Regioni ed Asl (23%), ospedali pubblici e privati (23%), seguiti da provider di telemedicina, università, associazioni di pazienti. Giunti al traguardo, si conferma che il premio rappresenta davvero tutta Italia: quattro candidati vengono dalla Lombardia: di essi tre sono istituzionali (Irccs Maugeri, Politecnico di Milano, Istituto Auxologico) e uno del privato Health Telematic Network di Brescia; tre arrivano dalla Puglia– Adigest, Exprivia e Onehealhvision –, due dall’Emilia Romagna (Regione e start-up E-Steps del ricercatore franco-bolognese Nidhal Louhichi) e uno dalle Marche. In tutto quattro i progetti di istituzioni pubbliche tra ospedali, atenei e regioni.
Per informazioni ulteriori il riferimento è il portale https://ehealth4all.it