Digital Divide 2007 – Nazionale

Confcommercio e Assintel “fotografano” il divario digitale nella micro e piccola impresa italiana

Presentati a Milano i risultati della ricerca “Il Digital Divide nella micro e piccola impresa italiana”, la prima indagine di questo genere che analizza, a livello nazionale, la portata del divario tecnologico in un comparto che costituisce più della metà dell’intero sistema economico italiano: ne risulta un’Italia digitale a macchia di leopardo, in cui oltre un’azienda su quattro non ha nemmeno un PC.

Oltre il 26% delle aziende, attive nei settori del Commercio al Dettaglio, Commercio all’Ingrosso, Pubblici Esercizi e Servizi, dichiara di non possedere un PC, e più del 57% di averne uno o al massimo due; il 68,7% delle aziende risulta connesso alla rete mentre solo il 38,3% dispone di un sito Internet.

Questi sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca condotta per Assintel / Confcommercio da Freedata “Il Digital Divide nella micro e piccola impresa italiana”, che arriva due anni dopo l’indagine realizzata nella Provincia di Milano.

Due i punti di partenza fondamentali da cui è nata l’idea della ricerca:

  • conoscere nel dettaglio il divario digitale, inteso come grado di utilizzo delle tecnologie, che è l’altra faccia della medaglia di quell’asset strategico per la competitività di ogni sistema economico che si chiama innovazione;
  • Monitorare il divario in un settore che per dimensioni è una fra le realtà caratterizzanti il tessuto produttivo nazionale: la micro e piccola impresa del Terziario.

Prima nel suo genere, infatti, la ricerca prende in considerazione anche le aziende con meno di dieci addetti, solitamente non considerate nelle statistiche ufficiali, sebbene rappresentino quasi il 95% delle imprese italiane.

Proposte per connettersi allo sviluppo

E’ sulla base dei risultati della ricerca che deve potersi programmare un insieme di azioni strutturali e sistemiche che diano un nuovo imput di sviluppo alla cultura dell’innovazione. Questo è il contributo e insieme la mission che si propone Assintel, come associazione che rappresenta la punta “tecnologica” delle 800.000 imprese di Confcommercio. Ed è con Confcommercio che il 21 marzo a Roma si è tenuto il convegno “Proposte per connettersi allo sviluppo”, un’occasione per presentare al mondo imprenditoriale e politico il “Manifesto dell’Innovazione”, documento di proposte concrete per l’innovazione che costituirà la base di partenza per un confronto fra il mondo delle imprese e le Istituzioni.

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