Tra il 2008 e il 2014 quasi un milione di addetti (askanews) - Roma, 16 feb 2014 - Nel 2014 sono fallite oltre 15 mila imprese con la prdita di 175 mila posti di lavoro, in lieve calo rispetto ai 176mila dell'anno precedente. E' quanto emerge dai dati diffusi dal Cerved Negli ultimi tre mesi dello scorso anno, sono state dichiarate fallite 4.479 aziende, il massimo osservato in un singolo trimestre dall'inizio della serie storica nel 2001. Il dato ha portato il totale dei fallimenti del 2014 ben oltre quota 15 mila, cui corrisponde un incremento del 10,7 PERCENTO rispetto al record negativo toccato nel 2013. Piu' di un decimo delle imprese che hanno portato i libri in tribunale nel 2014 aveva precedentemente fatto richiesta di un concordato con riserva, la procedura introdotta nel 2012 per facilitare l'accesso al concordato preventivo e che puo' aver contribuito a far emergere piu' precocemente casi di crisi aziendali, facendoli sfociare in fallimenti. L'aumento su base annua dei fallimenti riguarda tutte le aree della Penisola, con undici regioni su venti che fanno registrare un record storico negativo dal 2001. Dal punto di vista settoriale, le procedure continuano ad aumentare nel terziario e nelle costruzioni, mentre nell'industria i fallimenti si attestano sui livelli dello scorso anno, grazie alla dinamica positiva osservata negli ultimi tre mesi dell'anno. Un'analisi sugli impatti occupazionali dei fallimenti evidenzia gli effetti molto rilevanti della crisi: nelle 83 mila aziende che hanno aperto una procedura tra il 2008 e il 2014 erano impiegati quasi un milione di addetti. Nel solo 2014, i posti di lavoro persi nelle oltre 15 mila aziende fallite si attesta a 175 mila, in leggero calo rispetto all'anno precedente (176 mila). Did