Paese deve tornare a crescere (askanews) - Roma, 12 feb 2014 - Il crollo delle nascite e' iniziato con la crisi economica nel 2008 quando si e' registrata una netta inversione di tendenza, rispetto agli anni precedenti, che e' proseguita fino a raggiungere il minimo nel 2014 con ben il 12 per cento di nati in meno rispetto all'inizio della crisi. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul bilancio demografico dell'Istat. Nel 2014 si contano 68mila nascite in meno rispetto all'inizio della crisi con una tendenza che era stata ponderata almeno in parte dall'aumento dei nati stranieri che ora si e' pero' fermato scendendo per la prima volta sotto la soglia di 2 figli per donna (1,97). La riduzione delle nascite e' un segnale preoccupate per un Paese che deve tornare a crescere e - conclude la Coldiretti - deve significare un maggiore impegno a sostegno della famiglia che rappresenta il nucleo di riferimento della societa' e della gran parte delle imprese italiane. red-cip