Intervista dell'economista al Giornale dell'Umbria (askanews) - Roma, 16 feb 2014 - Ho sostenuto e sostengo la tesi che, comunque sia, un Paese deve avere un piano B, perche' cosi' com'e' l'Europa non regge. Sono convinto che la Germania abbia un piano B. Per questo dico che, se l'elettorato tedesco si dovesse ribellare, sara' la Germania a uscire da questa situazione. E' quanto afferma l'economista Paolo Savona in una intervista al Giornale dell'Umbria nella quale mette in rilievo che a proposito dei rischi sull'euro, tutti i Paesi dovrebbero avere un piano B, dovrebbero sapere come affrontare la situazione. Mi fu detto che l'Italia un piano B non lo aveva e, in effetti, non mi risulta che lo abbia. Probabilmente la Banca d'Italia ce l'ha perche', se non lo avesse, non sarebbe piu' la Banca d'Italia che ho conosciuto. Perche' Bankitalia e' stata sempre pronta ad affrontare tutte le situazioni, anche le piu' difficili. Se non ce l'ha vuol dire che la Banca d'Italia e' cambiata. Non sto dicendo se e' realizzabile o non realizzabile l'uscita dall'euro, sto dicendo che e' un evento possibile e quindi, lo si voglia o no, occorre essere preparati. E per essere preparati bisogna costruire nuove alleanze internazionali, che la Germania sta curando. Da Savona considerazioni dure all'indirizzo della Germania e alle sue politiche. Ho scritto e stampato un opuscoletto, che si intitola Lettera agli amici tedeschi, in cui gli spiego che loro stanno attuando in tempo di pace, con gli strumenti economici, gli obiettivi che avevano Hitler e il suo ministro dell'Economia, Walther Funk. Ossia, praticamente organizzare l'Europa sotto controllo militare. E' ancora piu' subdolo organizzare l'Europa sotto controllo economico. Did