Atene potrebbe farcela fino all'estate, ma a marzo scoglio bond (askanews) - Roma, 16 feb 2014 - Ormai e' muro contro muro tra Atene e area euro. La Grecia ha respinto come assurde e inaccettabili le proposte avanzate dal presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Sostanzialmente prevedevano la prosecuzione dell'attuale piano di aiuti e correzione. Ma questa ipotesi era stata rimossa dal tavolo al vertice europeo, sostengono da Atene. L'insistenza di certe persone e' assurda e inaccettabile. Quindi oggi non ci sara' accordo. In precedenza, alcuni ministri delle Finanze di altri Paesi avevano invece affermato che la proroga del piano rappresentava l'opzione piu' valida. La Grecia pero' accusa il capo dell'Eurogruppo di aver cercato di forzare la mano, prevedendo condizioni che il governo greco aveva esplcitamente indicato come irricevibili. A questo punto, secondo alcuni analisti la Grecia potrebbe essere in grado di barcamenarsi finanziariamente fino all'estate. Tecnicamente, non ci saranno problemi. Lo stato greco potra' continuare a pagare salari e pensioni, perche' ci saranno delle entrate e il bilancio e' in equilibrio, sostiene Jesus Castillo, analista per il sud Europa di Natixis. Tuttavia la questione potrebbe non essere cosi' semplice. Il mese prossimo c'e' uno scoglio molto insidioso. A marzo giungeranno a maturazione titoli a breve scadenza per 4,6 miliardi di euro. Secondo Castillo si potrebbe regolare la questione con lo strumento piu' consueto: emettendo nuovi titoli a breve scadenza per un ammontare equivalente. Resta pero' tutto da vedere a quali tassi di interesse, e quindi costi, si dovrebbe effettuare una operazione simile nell'eventualita' di un accresciuto allarmismo, causato dall'assenza di una intesa anche solo momentanea con Eurolandia. Il 28 febbraio scadra' l'attuale programma Ue di aiuto e correzione della Grecia, e da alcuni giorni sono in corso trattative per cercare una soluzione sull'immediato, che garantisca liquidita' il tempo necessario a elaborare e trattate un piano complessivo con il nuovo governo targato Syriza. Tuttavia le speranze che si erano viste sul finale della scorsa settimana hanno nuovamente lasciato il campo al nervosismo fin da stamattina, con il ministro tedesco Wolfgang Scaheuble che si diceva molto scettico e accusava il governo di Alexis Tsipras di comportamenti irresponsabili, suscitando la piccata replica di Atene. Dopo l'ufficializzazione del non accordo resta da vedere se da qui a giovedi', o forse venerdi', si potra' tentare di cercare una ricucitura, mentre Dijsselbloem ha ipotizzato un nuovo Eurogruppo venerdi'. Sarebbe il terzo in due settimane. Altre ricostruzioni di stampa ipotizzavano la Grecia a corto di contanti gia' a fine mese. Comunque ai bond in scadenza si aggiungono 1,2 miliardi di euro che vanno restituiti al Fondo monetario internazionale. Ci sono le riserve necessarie, ha assicurato il viceministro delle Finanze greco Dimitris Mardasi. E anche secondo un accademico di Atene, Panayotis Petrakis, professore di economia finanziaria, marzo sara' gestibile. Il protrarsi di trattative infruttuose potrebbe avere invece ricadute problematiche sulle liquidita' delle banche, e non e' escluso che la Bce finisca per aumentare ulteriormente il livello alle liquidita' di emergenza (Ela) che ha aperto a favore delle banche elleniche. Ad ogni modo, se anche riuscisse a tirare avanti fino all'estate, tra luglio e agosto la Grecia dovra' pagare bond a lungo termine per 3,5 e 3,2 miliardi di euro. E a quel punto il supporto esterno sara' inderogabile, salvo voler finire insolventi. Intanto la Borsa di Atene ha salutato i rinnovati attriti con una caduta del 3,83 per cento, mentre sono ripartite le vendite sui titoli di Stato ellenici facendo salire i rendimenti sul decennale al 9,60 per cento (ancora sotto la soglia psicologica del 10 per cento). Voz