Traffico telefonico, ecco identikit carte prepagate internazionali

Lo svela l'Osservatorio Big Data di Clouditalia Roma, 13 mar. (askanews) - Chi sono gli utilizzatori dei servizi telefonici prepagati internazionali e soprattutto quali le loro abitudini? Lo svela l'Osservatorio Big Data di Clouditalia, che ha provato a tracciare l'dentikit dei suoi clienti. Solo lo scorso anno sono stati gestiti 15 milioni di chiamate e ben 125 milioni di minuti di conversazione, la cui durata media si e' attestata intorno agli 8 minuti. Il traffico telefonico e' stato diretto principalmente verso l'Europa (42%), seguita dal Sud America (22%). Al terzo posto troviamo il Nord America (14%) e al quarto l'Asia (10%). A pari merito Oceania e Africa con il 6% del flusso di telefonate ricevute dall'Italia.

Con l'obiettivo di fornire un quadro di sintesi nel panorama delle comunicazioni e contribuire a comprendere meglio le tendenze del mercato di interesse, Clouditalia, primo provider italiano di servizi di telecomunicazione e cloud computing, inaugura infatti l'Osservatorio Big Data e presenta i suoi primi risultati. Per il primo trimestre 2017, il centro di ricerca ha voluto scattare la fotografia del traffico telefonico 2016 relativo alle prepagate internazionali, comparto in cui l'azienda guidata da Marco Iannucci e' leader dal 2005 con una quota di mercato superiore al 60%.

"Finora - spiega Marco Iannucci, l'AD di Clouditalia - abbiamo venduto oltre 100 milioni di "carte virtuali" e ogni giorno contiamo circa 6 mila nuovi acquirenti. Le nostre prepagate Edicard, ad esempio, consentono di effettuare chiamate dall'Italia verso tutte le destinazioni nazionali e internazionali a prezzi molto vantaggiosi e, attualmente, questo segmento di business contribuisce circa all'8% del nostro fatturato." Tornando ai dati, i paesi piu' chiamati per quantita' di minuti sono - in ordine - USA, Polonia, Australia e Argentina; anche se i piu' prolissi in assoluto risultano essere gli islandesi, con una media di 16 minuti a chiamata. Tra i "Grandi Parlatori" figurano anche i peruviani e gli argentini, rispettivamente con una media di 14 e 12 minuti a telefonata, mentre i piu' sbrigativi - con appena 2 minuti a conversazione - sono i maliani. Chi, invece, non bada a spese per chiamare amici e parenti sono i polacchi.

A influire sui picchi giornalieri del traffico telefonico internazionale sono, senza ombra di dubbio, le festivita' con il Santo Natale in testa (+110%), seguito dal Capodanno (+90%) e dalla Pasqua (+80%). Immancabile anche il ruolo giocato dalla vecchia e cara cabina telefonica, da cui partono moltissime chiamate dirette in Africa e nello specifico in Nigeria, le cui conversazioni rappresentano il 17% delle telefonate effettuate da cabina. Un fotogramma che - negli ultimi anni - rispecchia il fenomeno della migrazione da questo continente verso l'Italia, cosi' come dimostrano i dati diffusi da UNHCR - The UN Refugee Agency. Infatti, il 50% del traffico telefonico che dal nostro Paese converge in Africa e' diretto in Nigeria (25%), Eritrea (8%), Costa d'Avorio (5%), Senegal (4%), Libia (4%) e Sudan (4%).

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