Consip e catalogo MEPA: al via la trattativa con Assintel/Assoconservatori per tutelare il mercato della conservazione sostitutiva

Gli esiti dell’incontro in Consip dello scorso 24 febbraio sono incoraggianti e corrono nella direzione della tutela delle aziende private accreditate che hanno investito nella conservazione sostitutiva dei documenti.

27.02.2017 /AS

 

Un po’ di storia

Il tema caldo legato alla conservazione elettronica dei documenti e alla Pubblica Amministrazione è noto: a seguito dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA, ad oggi 750.000 imprese hanno inviato quasi 39 milioni di fatture in formato elettronico a 23.000 Enti pubblici, innescando un processo di re-ingegnerizzazione dei processi aziendali esteso al mercato B2B. La PA stessa ha dovuto attrezzarsi al suo interno, attraverso l’istituzione di un catalogo di fornitori nella logica della centrale di acquisti, stimolando un accreditamento delle aziende stesse a garanzia della loro affidabilità nel prendere in mano questo tipo di processi sensibili e strategici.

 

Le criticità

Dopo aver investito sui requisiti per poter essere accreditate al catalogo fornitori del MEPA, è arrivata la beffa: sono stati inclusi nel catalogo anche fornitori non accreditati, vanificando gli investimenti fatti che erano volti a tutelare la qualità dei fornitori stessi. Questo ha altresì permesso un dumping delle tariffe, inquinando di fatto il mercato stesso.
Per questa ragione, Assintel ha aperto al suo interno una sezione dedicata a quelle imprese, chiamata Assoconservatori Accreditati, con l’obiettivo di far pressione affinché si raddrizzassero queste criticità che sono vere e proprie ingiustizie.

 

I risultati dell’incontro in Consip

Durante l’incontro del 24 febbraio 2017, abbiamo innanzitutto ottenuto la promessa formale di una veloce cancellazione dal catalogo MEPA di tutti i conservatori non accreditati. Non solo, ma ci sono state aperture per costituire un tavolo tecnico, con lo scopo di modificare le evidenti anomalie che ci sono nel catalogo.
In secondo luogo, si è cercato di analizzare i numeri del mercato, chiedendo i fatturati aggregati fatti sul “prodotto conservazione” del catalogo Mepa sia dalle aziende accreditate presso Agid, sia da quelle non accreditate, per quantificare il danno che gli "abusivi" hanno prodotto al nostro mercato naturale e valutare eventuali azioni riparatorie.
Ora attendiamo i prossimi passi di Consip, vi teniamo aggiornati.