Ricorso alla Corte Costituzionale contro il Regolamento sul Copyright, per tutelare la libertà di informazione di cittadini e imprese
Assoprovider, associazione nazionale di operatori indipendenti nel settore dei servizi Internet e della connettività, e Assintel, associazione nazionale delle imprese ICT e digitali, entrambe aderenti a Confcommercio, sono impegnate nel giudizio di fronte alla Corte Costituzionale per far dichiarare l’incostituzionalità delle norme contenute in un Regolamento che consente all’AGCOM di rimuovere contenuti e siti sul web.
Questa decisione – si legge in una nota delle due Associazioni – è arrivata dopo che, nel corso di un anno e mezzo di applicazione del Regolamento, già impugnato da Assoprovider e Assintel in diverse sedi, si è constatato che gli Internet service providers italiani sono stati costretti, a loro rischio e a loro esclusive spese, a dover impedire l’accesso ai cittadini italiani ad Internet, seguendo gli ordini dell’AGCOM. Ordini che, come riportato anche da diversi organi di informazione, non hanno alcuna utilità nel reprimere la pirateria e impediscono, peraltro, a privati e imprese di poter raggiungere siti e contenuti assolutamente legali.
L’intero sistema adottato dall’AGCOM è ricaduto sulle spalle degli operatori del web italiani, già duramente provati dalla crisi economica, e degli utenti digitali italiani, che devono già sopportare spese onerose, mentre a beneficiare delle attività dell'AGCOM sono stati spesso soggetti che non versano alcun contributo all'Autorità stessa o sono espressione di entità multinazionali con sedi lontano dalla nostra Penisola.
A prescindere dal giudizio della Corte, che si auspica positivo, Assoprovider e Assintel continueranno a combattere per la libertà della rete e per i diritti dei consumatori digitali, proseguendo la battaglia in tutte le sedi competenti.
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