CyberMagazine: online il terzo numero

Ad un anno dall’irruzione del Covid i cambiamenti avvenuti all’interno della società e del lavoro ci mettono di fronte ad alcune riflessioni. La Trasformazione Digitale ha subito un’accelerazione decisiva – e questo è uno degli effetti collaterali positivi – ma non si è avuto il giusto tempo per adeguare il mindset e l’approccio culturale al digitale. Come ogni processo attivato velocemente, spesso arriva prima la tecnologia rispetto alla piena consapevolezza dello strumento, e fra le sue pieghe possono insinuarsi le minacce che sfruttano nuove vulnerabilità dei sistemi informativi.

I nuovi contesti che lasciano il fianco scoperto sono quelli legati all’emergenza sanitaria, all’organizzazione del lavoro agile, alle piattaforme di videoconferenza e di file sharing. Ed altri se ne apriranno, perché se è vero che il Next Generation UE incentiva il Digitale, è altrettanto vero che parallelamente si apriranno continuamente nuovi contesti e target che saranno caratterizzati da nuove vulnerabilità e quindi nuove minacce.

Noi operatori del settore allora dobbiamo farci carico di una responsabilità etica, oltre che professionale: continuare a diffondere una cultura della security, nel nostro modo di comunicare, nelle nostre relazioni con i clienti, nelle iniziative di sensibilizzazione. E a livello politico dobbiamo continuare il pressing affinché il tema rientri a pieno titolo nei progetti di sostegno alla transizione digitale non solamente intesa per la PA ma anche e soprattutto per le MPMI che rappresentano il tessuto economico italiano.